ISCRITTI E RISULTATI ESPOSIZIONE

 
 
 
Padre
 
Madre
 
Prop.
 
Cond.
Giudici
 
Punteggi
 
 
 
Dellatorre
Monaco
Dumond
FRANCIA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Astra de la Sauvignere
F
Titan
Updown Girl du Bois des Perches
Chabert
Bourgeois
14
13
13
13,33
Aoupa de Landa Gori
M
Titan
Una de Landa Gori
Team Nabb
Boneterre
13
13
14
13,33
Texas de Toucs landais
M
Cal
Nada des Buveurs d'Air
Guidoni
Boneterre
13
13
14
13,33
Amstrong de landa Gori
M
Titan
Una de Landa Gori
Malardeau
Boneterre
13
12
13
12,67
Nabb Ayrton
M
Texas de Toucs Landais
Tea Time of Glen Sheallag
Lajo
Boneterre
14
12
15
13,67
Alec de la Souvignere
M
Titan
Updown Girl du Bois des Perches
Martragny
Bourgeois
14
13
15
14,00
Ramses de la Perdisette
M
Jhonson du Bois des Perches
Nikita de la erdisette
Cunati
Cunati
11
12
11
11,33
SPAGNA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Vera del Castillo de Almansa
F
Nord
Wanda del Castillo de Almansa
Garcia Vicent
Garcia Vicent
12
10
12
11,33
Vicky de Ursaonesol
M
Gin
Pupi de Coplilla
Castellano
Parra
12
10
12
11,33
Trup del Sol de Navelina
M
Mirko del Sol de Navelina
Rosita
Garcia Vicent
Garcia Vicent
13
13
13
13,00
Asti de Akelarre
M
Daly
Olimpia de Akelarre
Gabriel Ayesta
Taccon
11
10
12
11,00
Toby Camp De Lliria
M
Palaziensis Quann
Olga Camp de Lliria
Parra
Parra
13
11
14
12,67
Albal del Sol de Navelina
M
Snoopi del Sol de Navelina
Silba del Sol de Navelina
Arnal
Arnal
13
10
13
12,00
ITALIA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Mary
F
Rio
Greta
Endrizzi
Cantoni
13
11
13
12,33
Bill
M
Cesare della Rivazza
Ambra
Battaglia/Dioni
Pezzotta
16
18
15
16,33
Zen del Feltrino
M
Ribot della Noce
Glenda
Di Battista
Girandola
14
13
14
13,67
Clastidium Vink
M
Ribot della Noce
Clastidium Adua
Buccalossi
Lombardi
13
13
13
13,00
Prinz
M
Res
Roma
Ruggeri
Traina
16
16
14
15,33
Gilda del Sargiadae
F
Titan
Barba di San Pellegrino
Macchiavelli
Girandola
12
12
13
12,33
Uruba di Monte Darma
F
Ronaldo
Gunda von der Postschwaige
Amendola
Eschini
14
11
12
12,33
GERMANIA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Fara von Mueckenborn
F
Giuseppe von der Postschwaige
Darma della Cisa
Schonau
Schonau
14
13
13
13,33
Julia von Mueckenborn
F
Gerry von Muechkenborn
Darma della Cisa
Schonau
Schonau
14
16
14
14,67
Condor di Torre Brencola
M
Zorba di Torre Brencola
Nube del vento
Bortoli
Tognotti
11
10
11
10,67
Silvan von der Postschwaige
M
Tornado del Vento
Mira von der Postschwaige
Konig
Konig
15
15
15
15,00
Ursina von der Postschwaige
F
Faunello von der Postschwaige
Gitte von der Postschwaige
Werchau
Eschini
13
13
14
13,33
GRECIA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Giuseppe von der Postschwaige
M
Milord di Groppo
You von der Postschwaige
Mathiopoulos
Eschini
15
11
15
13,67
Jupiter
M
Titan
Dingy di San Pellegrino
Georgousis
Apostolakos
12
12
14
12,67
Bul San Mareta
M
Rok
Palaziensis Tania
Pappas
Apostolakos
12
10
12
11,33
Galeniko of Mathiopoulos
M
Lukas von der Postschwaige
Tosca
Mathiopoulos
Mavridis
13
11
14
12,67
Niko von der Postschwaige
M
Giuseppe von der Postschwaige
Uscher von der postschwaige
Molfettas
Eschini
13
11
11
11,67
Azor di Cefalonia
M
Niko von der Postschwaige
Emy di Monte Darma
Sakantanis
Eschini
12
13
12
12,33
SERBIA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ardesia Montale Rangone
M
 
 
Brankovic
Simeons
12
14
12
12,67
Morgan Sandrisana
M
 
 
Misljenivoc
Simeons
13
13
13
13,00
Grom
M
 
 
Lukovic
Forti
13
13
13
13,00
SVIZZERA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Palaziensis Zitec
F
Faunello von der Postschwaige
Palaziensis Quek
 
Dotti
10
10
11
10,33
Emilia di Montale Rangone
F
Fiano del Volturno
Emi di San Pellegrino
 
Girandola
12
11
12
11,67

  
Campionato Europeo Grande Cerca 2008
 
 
Maison en Champagne (F) - Pointer Club Internazionale
 
 
 
 
 
 
27/03/2008
Giuria: Deguilleaume - Agosteo - Annakabe
 
 
1 ECC CAC CACIT
Asti de Akelarre
PT M
c. Taccon Luigi
2 ECC RIS CAC CACIT
Aoupa de Landa Gori
PT F
c. Boneterre Nicolas
3MB
Ursina von der Postschwaige
PT F
c. Eschini Paris
MB
Tobi Camp de Lliria
PT F
c. Parra
28/03/2008
Giuria: Deguillaume - Foutris - Dorn
 
 
1 ECC
Zen del Feltrino
PT M
c. Girandola Stefano
2 ECC
Amstrong de Landa Gori
PT M
c. Boneterre Nicolas
3 MB
Galeniko of Mathiopoulos
PT M
c. Mavridis Teodoros
La Cronaca
Il campionato, dal campo e col cuore
La cronaca di un campionato: sogni, fatti, misfatti e voci dal campo. Dal nazionalistico tifo per una squadra a quello per una razza
 
di Mario Agosteo
 
Un doveroso ringraziamento al Pointer Club Internazionale e al Presidente di Giuria Jaques Deguillaume per avermi dato la possibilità di giudicare il Campionato Europeo Pointer di Grande cerca 2008, campionato che quest’anno si è svolto nei nuovi terreni di Maison en Champagne.
Affronto il viaggio per la Francia in compagnia di Beppe Bonacina e Silvio Marelli, con i quali parlando di cani e di squadre si riesce a far volare il tempo e rendere il lungo viaggio più gradevole. Come ogni tifoso italiano di calcio che si rispetti, così ciascuno di noi ha in mente la propria squadra nazionale. La discussione si sofferma sugli esclusi e sui scelti, concludendo a fine viaggio che la selezione italiana fatta di Pino Dellatorre, non poteva essere molto diversa.
Il 27 mattina ritrovo per la presentazione delle rappresentative nazionali: presenti i Club di Italia, Spagna, Francia, Svizzera, Grecia, Serbia e Germania.
Terminata la verifica morfologica, si comincia la prova nei magnifici terreni francesi, quest’anno con qualche campo di colza in più, anche molto alta, ma che si confermano ideali per la presenza di un buon numero di starne molto ben dislocate.
Mi limiterò a raccontare dei turni dei cani italiani lasciando gli altri commenti a chi è più bravo di me a tirar di penna.
Il primo giorno mi trovo in giuria alla destra del presidente Deguilleaume e con l’amico Josè Anakabe sull’altro lato.
La sorte assegna al 5° turno Zen del Feltrino in coppia con Giuseppe vdP, turno attesissimo. Lo Zen reduce da una stagione di altissimo rendimento è una delle nostre frecce più sicure. Il selezionatore e tutto il tifo italiano sono in prima fila sicuri di vivere un momento di grande emozione e infatti Zen sta magnificamente bene sul terreno con il ritmo spasmodico che lo caratterizza. Quasi a fine turno sparisce alla mia vista sulla sinistra, Girandola e Anakabe corrono, tutti trattengono il fiato, si sente uno sparo. Dal walky talky, sia Deguillaume che io capiamo: “punto, corretto”.
Penso: si comincia bene. Ma quando vedo arrivare Stefano, che agita le braccia con un’espressione del volto poco distesa, capisco che c’è qualche cosa che non và. Infatti Anakabe ci conferma che la ferma era su lepre. Zen verrà richiamato.
Proseguono i turni con pioggia battente e folate di vento, nell’unico momento di tregua, due cani si aggiudicheranno il punto con una grande prestazione: sono Asti e Aoupa.
L’undicesimo turno è di Prinz; il suo galoppo impetuoso e una cerca nella grande nota ci fanno ben sperare ma il turno è interrotto perché il compagno, nonostante un punto sullo sgancio, non è in nota. Completerà.
Subito al 12° la Mary di Cantoni non lascia un momento di rilassamento agli italiani con in prima fila l’ing. Endrizzi che sembra voler condurre conduttore e cane. Percorso bilanciato, perfettamente nella nota, due ferme, una scattata e una non molto decisa fanno trattenere il respiro, ma le starne non volano.
Non passa un minuto che Ernesto Pezzotta è sul terreno con Bill al 13° turno. Trialler di sicuro affidamento, oggi osa troppo fino al fuori mano.
Ultimo turno per il Vink. Lombardi si presenta in campo con la solita sicurezza di chi ha fatto tutto il possibile per non lasciar nulla al caso: ora tocca al cane.
La proprietaria Elisabetta Buccalossi, da anni presente sui terreni di tutta Europa, sogna ad occhi aperti e cerca di trasmettere positività al suo pupillo: “forza, oggi è il nostro giorno”. Vink non delude: sempre bene nel vento, galoppa fluido, interpreta perfettamente la nota con cerca ampia e bilanciata ma non trova le starne. Lo rivediamo.
Finiti i turni, conciliabolo con i colleghi giudici per i completamenti e richiami. Nulla è perduto, Prinz deve parecchi minuti, Zen e Vink richiamati.
A Prinz farà da compagno, fuori concorso, la riserva della squadra spagnola: sarà fatale. Infatti, dopo la conferma delle belle note del turno, risale nel vento con bella tipicità pointer e ferma. Il compagno non consente e mette in volo trascinando il nostro in un inseguimento da cuccioline. È vero che un cane maturo dovrebbe superare questi inconvenienti ma è anche vero che un cane non è un automa e se la fortuna non l’aiuta non sempre può essere impeccabile.
Richiamo in coppia per Zen e Vink, Lombardi e Girandola passandomi vicino parlottano tra loro: “o dentro o fuori, lasciamoli liberi di fare quello che vogliono, ora serve il punto”. Purtroppo Vink prende alla lettera, scollina, viene recuperato in ferma ma fuori tempo massimo; Zen riduce un poco l’azione e la cerca come pensasse “se ci sono non possono scappare” ma le starne, presenti in tutta la giornata, non si fanno trovare. Si conclude il primo giorno con la grande e meritata vittoria di Asti de Akelarre dell’amico Gabriel Ayesta e per noi italiani il rammarico che se Prinz avesse fatto giudizio…
Il giorno dopo il tempo è più clemente, anche i cani dovrebbero godere di condizioni paritarie.
Seguo la prova da spettatore congiunto al gruppo italiano, oggi calo la trombetta di giudice e quindi posso vivere le mie emozioni con meno imparzialità anche se purtroppo non si possono cogliere quei momenti che ti coinvolgono quando sei vicino ai cani e, come gli appassionati sanno, dal di fuori molti aspetti della prova non possono essere valutati obiettivamente. Per questo mi limito a qualche impressione di quel che s’è visto da lontano.
2° turno, Zen. Il clan Girandola, con in testa il proprietario Renato di Battista, è convinto che la fortuna è imparziale e quello che ha tolto ieri lo deve dare oggi.
Prima parte di turno molto bene ma viene interrotto. Tutto rimandato.
4° turno, Mary. Una sciabolata a destra poi parte a sinistra come una belva tirando un gran lacet. La compagna avverte, rompe e riprende. Arriva Mary, ed è purtroppo passato il minuto, e mette in volo una isolata.
6° turno, Bill. Prestazione di scuola, percorso ampio e ottima azione. I cani scompaiono con la giuria in un avvallamento. Quando ritornano ognuno racconta la sua. Pezzotta che Bill ha fermato starne non indicandole bene e che sono partire a lato. La giuria che la ferma è senza esito e che le starne erano superate.
10° turno, Vink. Non ha più la brillantezza di ieri pur svolgendo una cerca coraggiosa, risalendo un vallone, ferma, riaccendendo gli animi di tutti noi. Parte una lepre che ci fa mormorare in coro un patetico: “Nooo…”
14° turno. Il Prinz che il giorno prima ci aveva dato la dimostrazione di come si fa la grande cerca e come si cercano le starne, oggi allo sgancio esagera sulla sinistra. Fatto ripartire va fuori mano sulla destra. E buonanotte.
Ultima speranza italiana per il Campionato 2008: il completamento di Zen. Non è ordinato come nella prima parte, si mantiene un po’ a sinistra e a destra il compagno si assicura un punto. Rilanciati riprende lena, traversa un arato e si porta alla estrema destra in una colza dove ferma e risolve su coppia. Gli verrà assegnato il 1° ECC e salva un po’ la… spedizione.
Edizione senz’altro sfortunata, avremmo sperato in qualcosa in più, la sensazione generale è stata quella che in una prova svoltasi in condizioni climatiche così proibitive troppo è dovuto al caso. I nostri pointer che si sono presentati con credenziali di tutto rispetto, dimostrate nel corso di tutta la stagione primaverile, forse non potevano far meglio.
Grande emozione nella sale delle premiazioni per i vincitori, per noi una consolazione che mitiga la delusione: i pointer qualificati sono tutti figli o nipoti di cani italiani a conferma della validità del nostro allevamento.
Il senso del Camionato

 Incastrato tra Coppa di Francia e Bouleaumme, preceduto da una serie di prove sparse tra la Bosse e la Marne, seguito dall’appuntamento di Coppa Europa, quest’anno il Campionato Europeo Pointer in Grande Cerca si è svolto a Maison en Champagne nelle piane vallonate che circondano il villaggio a pochi chilometri da Vitry le Francois.

Una bella impresa decidere qui in Francia quali siano i migliori terreni, questi son certamente più grandiosi ancora di quelli di Corbeille dove normalmente ha sede il Campionato e per nulla diversa è stata la scenografia del campionato, il ritrovarsi fra amici, la presentazione delle squadre e la rassegna per il giudizio morfologico sul palco della sala polivalente del villaggio, le due giornate di prova con starne immancabili.
Non è cambiato nulla ma l’atmosfera percepita non è stata la stessa di ogni anno rattristata soprattutto da una prima giornata vissuta sotto un terribile acquazzone che ha oppresso il cielo e anche gli animi. Non s’è potuto nemmeno profittare del déjeuner rituale, momento di bella e simpatica aggregazione tra i partecipanti dei vari paesi, dovendo restare in campagna con i barbour inzuppati per terminare la prova.
Sono fortunatamente migliorate le condizioni nella seconda giornata in cui il cielo ha concesso qualche momento di tregua.

 

Tecnicamente invece è stato il solito campionato severo, condotto con mano ferma dalla giuria con l’obiettivo di evidenziare le espressioni massime di nota e di stile che questi terreni consentono solo ai soggetti che ne sono abbondantemente dotati.

Anche per questo, unitamente alle condizioni metereologiche non certo favorevoli, i soggetti in classifica non sono stati molti.
Prima giornata: due pointer spagnoli qualificati, uno francese, uno tedesco.
Seconda giornata: un pointer italiano qualificato, uno francese, uno greco.
Ne deriva che la più parte dei soggetti presentati dalle varie nazioni sono incorsi in errori o problemi.
Se è vero che il Campionato è un concorso individuale e non per nazioni è comunque opportuna qualche considerazione sul livello complessivo dei soggetti presentati.
A partire dalle indicazioni che vengono dal giudizio morfologico dove si sono evidenziati e confermati valori medi di sufficiente tipicità. Il modello estetico dei soggetti che partecipano a prove di grande cerca è sicuramente influenzato dalle caratteristiche psico-fisiche che meglio favoriscono la nota del concorso: temperamento, iniziativa, velocità. In prospettiva non sarà male aver riguardo anche alle tipicità strutturali, alla taglia e alle distinzioni che sono proprie del pointer e che sicuramente marcano le sue qualità stilistiche anche al lavoro.
I risultati dicevo sono stati poveri numericamente, ma non mi è sembrata affatto povera la presenza dei valori di razza: una prova si vince in un secondo e in un secondo si perde e il senso di una rassegna annuale di trialer è legata al risultato ma lo si vede anche attraverso il potenziale che essi esprimono.
Nel 2005 vinse il Campionato Titan di Girandola, fu vice Campione Daly di Taccon.
Quest’anno ha vinto Asti de Akelarre di Taccon che è un figlio di Daly, e vice campione è stato Aoupa de Landa Gori di Boneterre che è figlio di Titan.
Titan ha in effetti segnato questo campionato con la presenza in campo di cinque suoi figli ben marcati dalle caratteristiche che sono sue.
E’ ancora l’influenza di quello straordinario razzatore che è stato Ribot della Noce, che in campo aveva ancora due suo figli diretti, ma soprattutto si è radicato in linee laterali apportatrici a loro volta di linfa nuova.
E’ il caso di Mary, figlia di Rio, figlio di Ribot.
Della linea francese che ha prodotto Ayrton Nabb, figlio di Texas de Toucs Landais (Campione d’Europa nel 2006), figlio di Cal che era figlio di Ribot. Un teorema!
 
Sempre più presente nei pointer spagnoli sangue autoctono, portato in particolare dalla corrente del Sol de Navelina. E sempre presenti i von Muechenbonr nei pointer tedeschi assieme ai von der Postschwaige che esportano anche in Grecia.
Due soggetti di derivazione italiana ma allevati in Serbia, affisso Montale Ragone, nelle squadre della Serbia e della Svizzera.
Insomma un serbatoio che può considerarsi ben rifornito.
Per quanto riguarda le prestazioni offerte sul campo: di Asti ho raccontato le mie impressioni in altra parte, Aoupa di Boneterre è trialer con le stigmate. Ha vinto la Coppa di Francia prima in barrage con Kapo’, poi con Paiper tra i vincitori dei due giorni, ne ha perso uno per esuberanza alla speciale pointer di Mignerette ed è vice campione d’Europa in forza di una scelta tra due grandi soggetti. Ha detto Jac Deguillaume nella sua relazione di aver apprezzato le due più grandi espressioni della razza: da una parte la potenza di Aoupa e l’impeto della sua azione, dall’altra l’eleganza di galoppo di Asti e il gran portamento. Di entrambi una straordinaria mentalità e di entrambi l’eccellenza dello stile di razza nella presa di punto. Ha pesato sulla scelta il più raffinato galoppo di Asti, non sarebbe stato scandaloso rovesciare le parti.
Sfortunate le prestazioni delle femmine e si che, un po’ in tutte le rappresentative, ce n’erano di ben dotate. Si è qualificata la sola Ursina von der Postschwaige, ancora una figlia di Faunello che non superando la soglia del molto buono non ha ottenuto il titolo.
Degli altri, e in particolare, dei portabandiera italiani lascio il commento a Mario Agosteo che era in giuria e che meglio può dire.
Dirò delle grandi occasioni mancate.
Di Texas che il secondo giorno aveva incantato e dopo un punto è stato eliminato dalla sfortuna.
Delle lacrime di rabbia di Severino Traina, con cui ho condiviso per due giorni i trasferimenti e le attese in furgone, e di un bel sogno terminato in incubo.
Si dice Trialer, si dice classe, si dice stile, si dice pointer. Si dice Prinz, per la miseria.
Un altro turno… da campionato, di quelli che se ne vedono ogni tanto, di quelli che fanno un campione d’Europa senza discussioni. Tutto al più alto livello: galoppo, presa di terreno, azione, portamento, modo di tangere il vento. Turno interrotto. Al completamento, una gran partenza, ancora un percorso da manuale, poi una deviazione, decisa, in diagonale verso un verde, una sventagliata e… là, fermo e perentorio come una statua.
Cosa può ancora succedere? Succede che un compagno curioso punta Prinz, lo sopravanza e mette in volo la coppia. Succede che Prinz non resta corretto.
Succede anche questo a un campionato. 

Pino Dellatorre

Foto

Asti de Akelarre con Gabriel Ayesta e Luigi Taccon

I soggetti qualificati al Campionato 2008

Jacques Deguillaume con Mario Agosteo, Josè Anakabe e Toquenne

La rappresentativa dell'Italia

Zen del Feltrino - prop Di Battista - cond. Girandola

Clastidium Vink - prop. Bucalossi - cond. Lombardi

Mary - prop. Endrizzi - cond Cantoni

Prinz - prop. Ruggeri - cond. Traina

Bil - prop. Dioni/Battaglia - cond. Pezzotta