FEDERAZIONE CINOLOGICA INTERNAZIONALE (F.C.I.)
Regolamento internazionale di Field-Trial per cani da ferma di razze britanniche

A) Organizzazione

Art. 1
Alle prove possono partecipare soltanto i cani di razza pura, iscritti o iscrivibili ai libri delle origini riconosciuti dalla F.C.I.

Art. 2
La partecipazione alle prove con CACIT è aperta ai cani menzionati all’art.1. Comunque, la partecipazione alle prove suddette può essere limitata sia sulla base dei titoli di merito (qualifiche precedentemente ottenute) sia prevedendo una prova riservata in funzione del sesso, sia limitando, a motivo dell’esiguità del terreno, il numero di partecipanti che tuttavia non potrà mai essere inferiore a 15 cani o 15 coppie e che dovranno essere accettati nell’ordine d’arrivo delle iscrizioni, e a patto che:
a) tali limitazioni siano preliminarmente annunciate sui programmi delle prove
b) tali prove a partecipazione limitata non siano per ciascun paese in proporzione superiore a 1 a 3 rispetto al numero totale delle prove con CACIT ottenute annualmente
Una limitazione è autorizzata anche per la partecipazione a squadre alle Coppe e ai Campionati d’Europa e del Mondo.

Art. 3
Le norme di questo regolamento saranno applicate rigorosamente, in particolare per quanto riguarda i punti seguenti:
a) se la prova è suddivisa in più batterie, la ripartizione dei cani nelle differenti batterie sarà fatta dall’organizzazione, restando inteso che un medesimo conduttore non potrà presentare cani in più di due batterie
b) le femmine in estro non potranno essere presentate che alla fine della batteria e in coppia con altra femmina, a patto che l’organizzazione sia stata avvisata al mattino
c) la data ultima delle iscrizioni: nessuna iscrizione potrà essere accettata dopo la chiusura delle iscrizioni
d) il ritiro non sarà rimborsato se non dichiarato almeno 5 giorni prima della prova, salvo per le femmine in calore, i cani infortunati o ammalati che potranno essere ritirati la mattina della gara su presentazione di un certificato veterinario, e fatta del pari eccezione per i casi di forza maggiore.

Art. 4
Non sono ammessi i cani mordaci, i cani affetti da malattie contagiose, i cani appartenenti a persone squalificate o facenti parte di società o club non riconosciuti dai membri della F.C.I.

Art. 5
I cani si dovranno trovare, pena l’esclusione, presenti all’appello che sarà fatto nel luogo del raduno ed essere poi costantemente tenuti a disposizione dei giudici

Art. 6
La società organizzatrice si riserva il diritto di annullare la prova in caso forza maggiore. Le iscrizioni dovranno essere rimborsate in tutto o in parte

Art. 7
La F.C.I. non omologherà le qualifiche se nella prova non sono stati presentati almeno sei cani

Art. 8
La ripartizione dei cani sarà fatta dagli organizzatori, ma la formazione delle coppie e la successione dei turni saranno per estrazione a sorte.
Nelle prove in coppia, se il numero dei cani è dispari, i giudici designeranno un cane a correre con l’ultimo. Lo stesso sarà fatto per i cani in cui il compagno di coppia risulterà assente.
A partire da 13 cani o 13 coppie, l’organizzazione potrà dividere la prova in due batterie. In nessun caso una batteria potrà eccedere 15 cani o 15 coppie, una prova dovendosi obbligatoriamente concludere in una sola giornata, salvo casi di forza maggiore.

Art. 9
Tutte le prove che si corrono in coppia dovranno essere giudicate da almeno due giudici qualificati, di cui uno riconosciuto dalla F.C.I., e quelle a singolo da un giudice qualificato e riconosciuto dalla F.C.I.
In coppia la giuria si dovrà estendere sul terreno in maniera da controllare permanentemente le azioni dei due concorrenti.
Ogni qual volta sia constatato un errore da eliminazione, ne dovrà essere avvertito il Presidente che deciderà sull’interruzione del turno. Alla fine di ciascun turno i giudici si riuniranno col Presidente e ciascuno indicherà i punti validi e gli errori da lui visti.
B) Misure d’ordine

Art. 10
Per quanto concerne le misure d’ordine, si applicano i regolamenti in vigore in ciascun paese, purché non in contraddizione con le prescrizioni della F.C.I.

C) Presentazione

Art. 11
Né il cane, né il conduttore potranno portare durante la presentazione apparecchi o strumenti coercitivi o di dressaggio

Art. 12
Il conduttore dovrà, in tutte le circostanze, attenersi alle indicazioni dei giudici; dovrà fare uso della voce e del fischietto solo con la massima moderazione e a condizione di non arrecare mai danno al compagno di coppia.
Nelle prove in coppia, i conduttori si dovranno mantenere sempre vicini.
Dopo una ferma conclusa, il conduttore dovrà legare il cane e mettersi a disposizione del presidente di giuria.

Art.13
All’inizio di ciascun turno, sarà concesso un minuto di distensione, durante il quale i punti presi saranno comunque validi; gli errori non comporteranno l’eliminazione, anche se la giuria ne potrà tenere conto nella classifica.
Un’occasione mancata o non utilizzata nel minuto non autorizzerà automaticamente un secondo turno.
In caso di cambio di terreno, con i cani al guinzaglio, il computo del tempo sarà sospeso fino al rilancio. Sullo sgancio, così come in caso di richiamo, gli sfrulli e i sorpassi di selvaggina sotto vento rispetto al primo passaggio, sia a destra che a sinistra, non saranno considerati errori.

Art. 14
Il primo turno, che dovrà, ogni qual volta possibile, essere corso a buon vento, dovrà durare come minimo 15 minuti, a meno che il cane commetta un errore da eliminazione, o non sia nella nota del concorso.
In coppia, se un cane è eliminato prima della fine del turno, il compagno di coppia finirà il suo tempo, laddove possibile, dopo l’ultimo turno di tutte le coppie e prima dei richiami.

Art. 15
I giudici potranno richiamare i cani tante volte e quanto a lungo lo riterranno necessario, o classificarli sulla base di un solo turno.
Ai giudici è lasciata piena discrezionalità sulla durata dei richiami.

Art. 16
Non appena sarà annunciata la fine del turno, non conterà più nessun punto, né alcun errore, a meno che il cane vada fuori mano e non possa essere prontamente recuperato dal conduttore – la qual cosa costituirà un errore che non permette di ottenere altre qualifiche che il CQN, se la prestazione è di gran merito.

Art. 17
I giudici si sforzeranno di mettere tutti i cani nelle stesse condizioni di lavoro. Dovranno tenere conto dell’intelligenza del lavoro eseguito in condizioni difficili, e in caso di dubbio interpreteranno le situazioni a vantaggio del cane.

Art. 18
Sarà obbligatorio lo sparo ad almeno uno dei punti di ciascun cane, al frullo del selvatico.
D) Classifica

Art. 19
Non potrà ottenere alcuna qualifica il cane che non avrà preso almeno un punto sul selvatico, o i selvatici, previsti dal programma:
a) nelle prove primaverili, e in quelle estive equivalenti a quelle primaverili, sono validi solo i punti su selvaggina di penna (pernici ed eventualmente fagiani, a seconda della selvaggina presente nei vari paesi)
b) nelle prove estive ed autunnali di caccia pratica, che dovranno obbligatoriamente svolgersi in periodo di caccia così come definito dalla legislazione nazionale dei paesi organizzatori, saranno validi tutti i punti sulla selvaggina annunciata nel programma, restando inteso che un punto su selvaggina di pelo non permetterà di ottenere più dell’eccellente
* Un punto inizia eventualmente con una risalita d’emanazione, seguita dalla ferma, da un’eventuale guidata a comando, dall’immobilità alla partenza del selvatico e correttezza allo sparo (in caccia pratica il tutto seguito dal riporto). Non si conclude se non con la ripresa al guinzaglio da parte del conduttore. Un punto sulla selvaggina di penna non può essere accordato se l’animale non vola.
*Il cane deve guidare con decisione e facilità davanti al suo conduttore e solamente al suo comando e per mantenere il contatto con la selvaggina
I giudici si mostreranno molto severi con i cani che guidano con difficoltà o che hanno bisogno di essere aiutati dal conduttore.
Lunghe guidate sono tollerate a condizione che siano energiche ed espressive. Il rifiuto di guidare comporta l’eliminazione. La guidata non deve essere confusa con l’azione del cane che si avvicina spontaneamente al selvatico prima dell’arrivo del conduttore, per mantenere il contatto con l’emanazione.

Art. 20
Il C.Q.N. non sarà assegnata che ai cani di grandi qualità naturali, che nel corso di un eccellente turno di almeno 10 minuti avranno preso una ferma su selvatico presente ma che avranno commesso un errore di dressaggio da eliminazione, o che, in una prova di caccia pratica, rifiutano il riporto di un selvatico ucciso sotto ferma o nella prova di riporto a freddo.

Art. 21
I giudici non baseranno la loro classifica solo sul numero dei punti presi, ma soprattutto sulla qualità del o dei punti. Terranno particolarmente conto dell’andatura e dello stile di razza, della passione venatoria e dell’efficacia, della potenza olfattiva e del modo di prendere contatto con il selvatico, dell’iniziativa e dell’intelligenza della cerca, della decisione nell’accostare e della prudenza nella guidata, dell’obbedienza e del dressaggio.
La cerca sarà valutata secondo le possibilità della razza, il tipo di prova, la vegetazione e la natura del terreno. Il cane dovrà battere con intelligenza e metodo il terreno assegnato. Dovrà essere sempre nella mano del conduttore, conservando al tempo stesso la massima iniziativa. L’andatura inerente alla razza dovrà essere energica e sostenuta, senza flessioni.
In caso di incertezza della giuria sull’interpretazione di un’azione, al cane dovrà essere accordato il beneficio del dubbio
Alla fine della gara, la giuria assegnerà una valutazione e una qualifica sulla base della seguente tabella:
da 0 a 5 = insufficiente = Zero
da 5 a 10 = buono
da 10 a 15 = molto buono
da 15 a 20 = eccellente

Art. 22
Per ottenere il CACIT, il cane deve aver fornito una prestazione impeccabile e di prim’ordine, senza alcun errore.
In caso di attribuzione di più CAC, nelle diverse batterie della stessa gara, alla fine della giornata sarà organizzato un barrage per l’attribuzione del CACIT. Il barrage sarà giudicato sulla cerca e lo stile inerenti alla razza; i punti e gli errori non contano, ad eccezione dell’evidente rifiuto di obbedienza.
* Per essere classificato, il cane non può aver commesso alcun errore da eliminazione
* Per aspirare all’eccellente l’immobilità spontanea alla partenza del selvatico è obbligatoria
* Il cane che abbia sorpassato o sfrullato una volta il selvatico previsto dal programma, senza giustificazione, potrà ottenere tutt’al più un molto buono

Art. 23
Sono considerati come errori da eliminazione:
1) il cane insufficiente (in andatura, cerca o dressaggio) secondo il tipo di prova, o che non s’impegna sin dall’inizio
2) il cane che divaga o esce di mano insensibile ai richiami, o che ha una cerca nettamente al di sotto della nota
3) il cane che abbaia con insistenza
4) il cane che, in coppia, si preoccupa manifestamente del compagno (rimorchio, ferme false)
5) il cane che, in coppia, non rispetta spontaneamente la ferma del suo compagno (consenso). In caccia pratica, sarà tollerato un discreto intervento del conduttore
6) il cane che metterà deliberatamente in volo il selvatico, dopo essersi sincerato della sua presenza
7) il cane che avrà sorpassato o sfrullato due volte, senza giustificato motivo, un selvatico previsto dal programma
8) il cane che farà tre ferme solide e sostenute, in direzioni diverse, senza esito
9) il cane che, durante il percorso o dopo una ferma, insegua un selvatico di pelo e di penna senza rientrare ai primi richiami
10) il cane che presenta un evidente timore dello sparo
Inoltre in caccia pratica:
11) il cane che non riesce a recuperare un selvatico abbattuto, la cui presenza sul terreno sarà stata accertata dalla giuria
12) il cane che stringe manifestamente un selvatico (dente duro)
13) il cane che rifiuta il riporto a caldo o a freddo, restando inteso che il riporto si dovrà effettuare sul selvatico previsto dal programma

Art. 24
La decisione della giuria è presa a maggioranza: in caso di parità, la voce del presidente è preponderante.

Art. 25
Alla fine della gara, il presidente di giuria dovrà proclamare e commentare i risultati e consegnare la classifica dei cani qualificati (Ecc, Mb, B) agli organizzatori, prima della partenza dei giudici

Art. 26
Le disposizioni del presente regolamento costituiscono un “minimum” imposto a ciascun paese dalla F.C.I.; i regolamenti nazionali non potranno prevedere che dei criteri più severi.

Modifiche approvate dalla
Commissione dei cani da ferma britannici
Il 29/03/96 a Nivelles

Ratificato dal comitato generale della F.C.I.
Buenos Aires, 27-28/11/1997