I caratteri distintivi
La descrizione ufficiale dei caratteri etnici è altamente sommaria e presenta carenze tali da non facilitare per certo l'interpretazione.
Per ovviare a tale inconveniente, Giuseppe Solaro, uno dei più grandi cinotecnici di tutti i tempi, ha redatto un monumentale disegno di descrizione dei caratteri etnici, in ossequio ai dettami del Congresso Cinologico Mondiale di Monaco del 1937.

Ne riportiamo un sunto.

Standard di Bellezza


Testa
Dolicocefala, la sua lunghezza totale raggiunge i 4/10 dell'altezza al garrese, la lunghezza del muso deve raggiungere la metà della lunghezza totale della testa, di modo che la metà lunghezza della testa cade sulla linea orizzontale che congiunge i due angoli interni degli occhi.
La larghezza bizigomatica del cranio deve essere inferiore alla metà della lunghezza totale della testa, perciò l'indice cefalico-totale non deve superare il numero 45.
Le direzioni degli assi longitudinali superiori del cranio e del muso sono convergenti, e prolungando la linea superiore della canna nasale, essa deve uscire sempre sotto l'apofisi occipitale.

Tartufo
Visto di profilo, si rialza alquanto sulla linea orizzontale della canna nasale e non sporge sulla linea verticale anteriore delle labbra, ma la sua faccia anteriore si trova sul medesimo piano verticale della faccia anteriore del muso.
Deve essere grande, umido e fresco, con narici ben aperte e mobili; le ali nasali non debbono essere carnose, ma sottili e le sue facce superiori e laterali devono determinare con la sua faccia anteriore un margine non arrotondato ma ben netto ad angolo retto.
La pigmentazione deve essere del colore delle macchie scure del mantello; però nel pointer bianco-arancio le mucose e le sclerose possono essere tanto di color carnicino quanto nere.
Un leggero marezzo del tartufo non costituisce però difetto.

Canna nasale
Retta. Lunghezza: vedi testa. Per la sua direzione in rapporto con l'asse del cranio: vedi testa.
La sua larghezza - misurata alla metà della sua lunghezza - deve raggiungere il 30% della lunghezza totale della testa, o il 70% della lunghezza della canna nasale stessa.

Labbra e muso
Le labbra superiori, viste di fronte, determinano al loro margine inferiore e precisamente alla loro congiunzione, un semicerchio; sono abbondanti e perciò la faccia anteriore del muso è ben sviluppata in altezza; questa faccia anteriore deve inoltre essere ben sviluppata in larghezza e deve presentarsi piatta.
Il profilo inferiore laterale del muso, prima della commessura, è dato dalle labbra, e a livello della commessura questo profilo è determinato dalla piega della pelle della commessura stessa.
Il profilo antero-inferiore-laterale del muso presenta il disegno di un semicerchio a corda abbastanza chiusa. Tenendo il muso in linea orizzontale, il punto più basso del semicerchio dato dal profilo antero-inferiore delle labbra, non deve mai oltrepassare in basso il livello della commessura labiale, la quale deve essere il punto più basso del profilo inferiore del muso.
La commessura dev'essere accentuata e la sua mucosa ben visibile, cioè la mucosa dell'occhiello dato dalla piega del labbro superiore con l'inferiore, dev'essere ben scoperta.
La posizione della commessura dev'essere il più possibile orale, cioè rima buccale corta.


Labbro Corretto


Labbro Flaccido


Labbro Sfuggente

Una caratteristica, legata alla commessura delle labbra del Pointer, consiste in una piega della pelle che ha inizio immediatamente dietro la commessura stessa in direzione quasi orizzontale verso la regione parotidea e il collo, a mo' di fascia della parte inferiore della testa, determinando quasi uno svasamento della parte inferiore delle guance. Questa fascia è data dal muscolo risorio del Santorini in uno col pelliceo della faccia e del collo.
Le labbra devono essere di tessuto fine, sottile, non pesanti, né penzolanti o rilassate.
Il muso in altezza (o profondità) - misurato al livello della commessura - deve raggiungere gli 8,50/10 della sua lunghezza.
La lunghezza del muso corrisponde alla lunghezza della canna nasale.
La regione sottorbitale dev'essere ben cesellata.
Le facce laterali del muso sono fra di loro parallele, perciò la faccia anteriore del muso è quadra.

Mascelle
Di apparenza non robusta, con sviluppo normale e con arcate dentarie perfettamente combaciantisi, e cioè che gli incisivi della mascella superiore debbono toccare con la loro faccia posteriore la faccia esterna degli incisivi della mandibola, o che le decorazioni terminali degli incisivi superiori siano in perfetta opposizione con quelle degli incisivi inferiori.

 

Cranio con la mascella
in evidenza

La Mandibola

Le branche della mandibola tendono alla linea retta in tutta la loro lunghezza.
Il corpo della mandibola deve essere ben sviluppato anteriormente e mai sfuggente, sì da formare quasi un sostegno o appoggio alle labbra superiori alla loro congiunzione.
I denti bianchi, regolarmente allineati, completi per sviluppo e numero.

Orecchio
L'orecchio dev'essere pendente, morbido, sottile, pieghevole, di forma quasi triangolare e piatto da aderire in tutta la sua larghezza alla parete della guancia e della regione parotidea: la sua base è larga e si inserisce molto al di sopra dell'arcata zigomatica e cioè sulla parte superiore dei muscoli temporali in modo che il profilo superiore laterale del cranio è dato, si può dire, dalla inserzione dell'orecchio.
Questa inserzione posteriormente ha per limite l'attaccatura della testa al collo, e anteriormente arriva a metà lunghezza del cranio.
L'apice dell'orecchio deve terminare in una punta piuttosto stretta e mai largamente arrotondata. La sua cartilagine dev'essere sottile e coperta di pelle molto fine da permettere che la rete venosa superficiale sulla faccia esterna sia ben visibile: questa faccia esterna deve esser coperta di pelo molto raso e finissimo.
In lunghezza l'orecchio deve arrivare al massimo al margine (inferiore) della gola.
La lunghezza dell'orecchio deve corrispondere alla lunghezza del muso, e cioè in un pointer di 60 cm al garrese con testa lunga 24 cm, l'orecchio non dovrebbe oltrepassare 12 cm in lunghezza.

Occhio
L'occhio dev'essere grande, rotondo, brillante e - dato lo sviluppo accentuato dei seni frontali - in posizione sub-frontale: l'angolo interno delle palpebre deve trovarsi a uguale distanza fra il margine anteriore del tartufo e la punta estrema esterna della cresta occipitale.


Occhio in posizione sub-frontale

Il bulbo oculare, normale a forma globulare, né infossato né sporgente.
L'iride deve essere di color ocra scuro; nei bianco-arancio è tollerato il color ocra meno carico, ma mai chiaro.
Le palpebre devono essere normalmente aderenti al bulbo oculare. La rima palpebrale deve esser rotonda e non a mandorla.
Il pigmento dei margini palpebrali deve essere del colore delle macchie scure del mantello; nei bianco-arancio deve essere nero o nerastro.

Collo
La lunghezza del collo - misurata dalla nuca al margine craniale del garrese e il collo in distensione - è pari alla lunghezza della testa, e cioè deve raggiungere i 4/10 dell'altezza del garrese.
La sua circonferenza, a metà della sua lunghezza, in un pointer di 60 cm al garrese, deve essere di cm 40 e cioè deve essere 3/5 in più della sua lunghezza; rispetto all'altezza del garrese il suo perimetro è di 2/3 o il 66,66% di tale altezza.
Perciò il collo deve essere ben fasciato di muscoli, asciutto, lungo e leggero.
Il suo profilo superiore presenta un'arcuatura, che si inizia subito dopo il distacco dalla nuca e che va scomparendo verso il suo attacco al garrese.
Il profilo inferiore non deve essere disturbato da presenza di pelle rilassata.

Collo in verticale

Collo corretto

Collo grossolano

Collo sottile

 

 

Arti Anteriori

Spalla
La spalla deve essere lunga, inclinata, fornita di muscoli lunghi, ben sviluppati e nettamente divisi gli uni dagli altri: ben libera nei movimenti.


Spalla correttamente inclinata

La sua lunghezza è alquanto superiore a 1/4 dell'altezza del garrese, e in un pointer dell'altezza di cm 60 al garrese la scapola dev'essere non meno di 16 cm.
La sua inclinazione è di 45° a 55° sull'orizzontale.
Rispetto al piano mediano del corpo le punte delle scapole - considerando il cane in stazione normale - devono essere molto avvicinate fra di loro, cioè le due punte delle scapole non dovrebbero essere distanti l'una dall'altra più di 1,5 centimetri.


Metacarpo Corretto


Braccio troppo Inclinato


Metacarpo poco steso

Braccio
Il braccio ben saldato al tronco nei suoi due terzi superiori, come la spalla, dev'essere fornito di forti muscoli lunghi e netti con ossatura forte.
La sua obliquità - inferiore a quella della spalla - è da 60° a 70° sull'orizzontale, e la sua lunghezza è circa il 30% dell'altezza al garrese.
L'angolo scapolo-omerale è di 110° considerando la scapola con una inclinazione di 45°.
La sua direzione è quasi parallela al piano mediano del corpo.
Nella sua parte inferiore, il braccio è libero dal tronco, perciò il cavo ascellare deve essere in alto.

Appiombo anteriore corretto

Appiombi anteriori frontali corretti

 

 

Avambraccio
Presenta una linea retta verticale, ossatura forte; la sua sezione è ovale; è munito del tendine posteriore forte e staccato (tendine del muscolo flessore cubitale del carpo), di modo che la scanalatura carpio-cubitale deve essere ben evidente.
La lunghezza dell'avambraccio è pari alla lunghezza dell'omero e poco meno di un terzo (3,35) dell'altezza al garrese e precisamente il 29,8% di tale altezza.
L'altezza di tutto l'arto anteriore al gomito (punta dell'olecrano) è del 50,87% dell'altezza al garrese, e cioè in un pointer di 60 cm al garrese, l'altezza dell'arto anteriore al gomito è di cm 30,52, in altri termini è - si può dire - a metà dell'altezza del garrese.

Appiombi anteriori non corretti

Anteriore arrembato

 

 

Anteriori mancini

Anteriori cagnòli

 

Carpo
Il carpo segue la linea verticale dell'avambraccio; deve essere ben mobile ed asciutto, coperto di pelle fine e sottile e con l'osso pisiforme ben sporgente.


Metacarpo
I metacarpi debbono essere piatti dall'avanti all'indietro e seguono la linea verticale dell'avambraccio visti di fronte; di grossezza inferiore dell'avambraccio debbono esser secchi, coperti di pelle fine, sottile col minimo di tessuto cellulare sottocutaneo, da rendere visibili e distinte l'una dall'altra, sotto la pelle, le quattro ossa metacarpiane.

 

Corretta inclinazione 
del metacarpo

Metacarpo "diritto"

Metacarpo troppo steso

La loro lunghezza non deve essere inferiore al sesto dell'altezza di tutto l'arto al gomito.
Visti di profilo i metacarpi devono essere alquanto stesi.

Piede
Di forma ovale (piede di lepre), a dita unite fra di loro e arcuate, ricoperte di pelo corto e fitto: i cuscinetti digitali poco carnosi, le suole asciutte e dure, pigmentate.
Unghie forti, ricurve e pigmentate.

Corpo
La lunghezza del tronco, misurata dalla punta della spalla (angolo scapolo-omerale) alla punta della natica (punta posteriore dell'ischio) è pari all'altezza al garrese.

Petto
Largo e ben aperto; muscoli pettorali ben sviluppati.
La sua larghezza, che è in ragione diretta di quella del costato, fra i suoi limiti laterali (margini supero-anteriori delle braccia) deve raggiungere il 25% dell'altezza al garrese.


Le rette AB e CD indicano l'inclinazione 
delle scapole in relazione 
al piano sagittale del tronco

Mesomorfo leggero:
 punte delle scapole ravvicinate

Brachimorfo: 
punte delle scapole distanziate

Dolicomorfo: 
punta delle scapole molto ravvicinate

 

Costato
Ampio, scendente sino al livello del gomito, o leggermente più sotto; profondo, ben convesso a metà della sua altezza.
Il suo diametro trasversale che è massimo a metà della sua altezza, va sensibilmente diminuendo verso lo sterno, ma non da formare carena.


Coste giustamente convesse

 

Le coste sono perciò lunghe e ben convesse e gli archi costali devono essere ben aperti: spazi intercostali ben estesi.
Le ultime false coste ben avvicinate al margine anteriore della coscia.

Torace "a botte"

Costato piatto

 

Regione sternale lunga: il profilo di questa regione determina un semicerchio a corda larga che va rimontando verso l'addome.
La circonferenza del costato deve essere di circa 1/4 superiore dell'altezza del garrese, e il suo diametro trasversale deve raggiungere almeno il 30,88% dell'altezza al garrese.
In un pointer di un'altezza di cm 60 al garrese, il costato dovrebbe fornire le misure qui di seguito elencate: perimetro (dietro il gomito) cm 74; perimetro sugli archi costali cm 64; profondità cm 30,5; altezza cm 30; diametro trasversale da cm 18,5 a 19,5.

Torace di buono sviluppo

Torace di insufficiente altezza

 

Dorso
Garrese elevato sulla linea del dorso e stretto per il ravvicinamento delle punte delle scapole fra di loro.
Il profilo superiore del dorso è retto.
La lunghezza del dorso è di circa il 31% dell'altezza al garrese, e precisamente in un pointer di cm 60 al garrese il dorso è lungo cm 18,7.

Lombo o rene
Ben fuso con la linea del dorso, è alquanto convesso visto di profilo.
Muscoli ben sviluppati in larghezza.
La sua lunghezza è un po' meno del quinto dell'altezza al garrese.
La sua larghezza si avvicina alla sua lunghezza e sta come 14,5 a 16.

Ventre e fianchi
Il profilo inferiore del ventre, dal profilo dello sterno, rimonta in alto verso il fianco, da rendere il ventre asciutto senza esagerazione.
Il ventre deve rimontare dalla parte più bassa dello sterno da 6 a 8 cm in un pointer di cm 60 al garrese.
I fianchi devono essere quasi pari in lunghezza alla regione lombare.
L'incavo del fianco deve essere minimo.

Groppa
La groppa, che prolunga all'indietro la linea convessa del lombo, dev'essere larga, robusta, muscolosa. Perciò il diametro trasversale fra le due anche deve raggiungere 1/7 dell'altezza al garrese.
Le anche debbono essere salienti tanto da arrivare alla linea superiore del lombo.
La sua lunghezza raggiunge circa 1/3 dell'altezza al garrese, e precisamente il 30% (28%) di tale altezza.



Corrette inclinazioni di coxale e sacro

La sua inclinazione, dall'anca al punto di inserzione della coda, è di circa 10° sull'orizzontale, e per questo preciso motivo la groppa del pointer è detta orizzontale.

Coda
Inserita sulla linea della groppa; grossa e robusta alla radice e gradatamente affusolantesi sino alla punta, la quale deve essere estremamente fine e piccola.
Deve essere coperta di pelo fine, corto rasato, tanto al suo margine superiore come all'inferiore.
La sua lunghezza non deve oltrepassare il 53% dell'altezza al garrese, e meglio non oltrepassare l'altezza dell'arto anteriore al gomito.

Coda Corretta

Coda Deviata

Tollerata la lunghezza della coda che arriva sino al garretto, il cane in stazione normale.
Il  portamento corretto della coda può essere:

  • rigido, cioè la coda presenta una linea retta in tutta la sua lunghezza, tanto tenuta orizzontale come abbassata;
  • a manico di pompa, cioè la coda nel suo terzo anteriore od anche nella sua prima metà presenta una curva con convessità al margine superiore, e nella seconda metà una leggera curva opposta alla prima, cioè con convessità al suo margine inferiore;
  • ad unica grande curva, cioè la coda presenta, in tutta la sua lunghezza, una sola convessità a corda molto larga, al suo margine superiore.

 

Coa a "Manico di Pompa"

Coda Pendente

Cosa sottile alla radice

Coda ad unica curva 
con coda verso l'alto, 
indebitamente pelosa

 

Arti posteriori

Coscia
La coscia deve essere lunga, larga, coperta di muscoli salienti ma nettamente divisi gli uni dagli altri.
Margine posteriore convesso; ben evidente la punta delle natiche.
La sua lunghezza non deve essere inferiore al terzo dell'altezza al garrese e cioè deve raggiungere il 30% dell'altezza al garrese.
La sua faccia esterna, da un margine all'altro, deve raggiungere i 3/4 della sua lunghezza, perciò in un pointer di cm 60 al garrese la larghezza della coscia deve essere di cm 15.
La sua direzione è alquanto obliqua dall'alto in basso e dal dietro in avanti (75°), e rispetto alla verticale deve essere parallela al piano mediano del corpo.

Gamba
Con forte ossatura e fornita di muscoli asciutti anche nella sua parte superiore: la scanalatura gambale ben marcata ed evidente, e ben affiorante la safena esterna, sì da sembrare un forte cordone.


Appiombi corretti

La sua lunghezza è di poco inferiore a quella della coscia, ed è il 32,5% dell'altezza al garrese.
La sua inclinazione è di circa 38° sull'orizzontale.

Vaccinismo

Cagnolismo

 

Garretto
La distanza dalla pianta del piede alla punta del garretto non deve oltrepassare il 27,27% dell'altezza al garrese; in un pointer di cm 60 al garrese, l'altezza del garretto dev'essere di 16,36 centimetri.
Non mai abbastanza larghe le sue facce; il suo angolo (anteriore) è chiuso, data l'accentuata inclinazione della tibia (38°).
Vista di dietro la linea posteriore che dalla punta del garretto scende a terra, deve trovarsi sulla verticale e sul prolungamento della linea delle natiche.

Appiombi posteriori corretti

Garretto inclinato 
dall'alto in basso e 
dall'indietro in avanti

Garretto inclinato 
dall'alto in basso e 
dall'avanti all'indietro

Arto posteriore con angoli 
troppo aperti

 

 

Piede
Meno ovale dell'anteriore e con tutti i requisiti di questo.

Piede di giusta forma,
con dita ben chiuse

Piede piatto,
con dita aperte

 

Manto
Il pelo deve essere denso, uguale in lunghezza, uniformemente liscio, fine, raso, lucente: non deve presentare anche solo accenni di frange sia pur limitatissime in nessuna parte tanto del tronco come degli arti e della coda.
La tessitura del pelo è vitrea.
La lunghezza dei peli è di 1 cm e non deve oltrepassare cm 1,5.

Colori del manto
I colori del manto ammessi sono: il bianco; il nero; il nero-focato; l'arancio; il fulvo; il rosso; il marrone; il marrone bruciato, in tutte le loro gradazioni.
Tutti questi colori possono essere unicolori o con bianco.
Il disegno delle macchie non ha importanza, come non ha importanza la maschera simmetrica, aperta o chiusa o irregolare, come la testa di moro.

Pelle
Ben aderente al corpo e in ogni regione, deve essere sottile e fine da permettere, specie sui padiglioni delle orecchie e sugli arti anteriori, visibile ed affiorante la rete venosa.
Il collo esente da giogaia, così pure la testa non deve presentare assolutamente rughe.
Il pigmento delle mucose e delle sclerose deve essere nero o marrone, a seconda delle macchie scure del mantello; nei bianco-arancio deve essere nero o nerastro: in questo colore è tollerato il pigmento carnicino.
Il pigmento delle unghie e delle suole dei cuscinetti digitali e plantari deve essere scuro.

Altezza al garrese
Nei maschi da 55 a 62 cm al garrese: nelle femmine da 54 a 60 cm al garrese.

Peso
Da venti a trenta kg.

Andatura
In caccia a grande galoppo.

 

Difetti da squalifica

Questo il riassunto dei difetti che portano alla squalifica in esposizioni canine e in prove sul terreno, fornitoci dal Solaro.

  • Testa:  Divergenza accentuata degli assi longitudinali superiori cranio-facciali.
  • Tartufo:   Depigmentazione totale.
  • Canna nasale:  Decisamente montonina.
  • Occhio:  Gazzuolo, depigmentazione totale bilaterale delle palpebre; strabismo bilaterale.
  • Mascelle: Enognatismo, se per deficienza di lunghezza delle branche della mandibola, prognatismo accentuato, se deturpa l'aspetto esteriore dei muso.
  • Organi sessuali: Criptorchidismo, monorchidismo.
  • Coda: Anurismo, brachiurismo tanto congeniti che artificiali, portata a tromba sul dorso.
  • Arti: Presenza di speroni agli arti posteriori.
  • Colori del manto: Ardesia, piombo, tigrato.
  • Pelle: Depigmentazione totale del tartufo e depigmentazione totale bilaterale delle palpebre.
  • Altezza garrese: Oltre i 65 cm al garrese, meno di 2cm del minimo dell'altezza voluta.
  • Andatura: Ambio. In prove sul terreno la cerca continuata al trotto

Ad ogni modo, in un giudizio in esposizioni, quando una data regione corporea, concernente essenzialmente la tipicità, è notata zero, il soggetto in esame non potrà essere preso in considerazione (squalifica), anche quando le sue altre regioni corporee siano eccellenti.

Per quel che riguarda i difetti che, a parere del Solaro, comportano squalifica "in esposizioni e in prove sul terreno", va detto che, per le prove non si è mai tenuto conto della sussistenza di tali difetti, ad eccezione, e non sempre, del monorchidismo e del criptorchidismo.
Perciò, molti cani che ne erano affetti hanno potuto partecipare a concorsi, persino ottenendo il titolo di Campione, anche internazionale di lavoro.
Per l'ottenimento di tale titolo, occorre conseguire, in esposizione, la qualifica di Molto Buono, nel rilasciare la quale i giudici di ring pare abbiano sempre dimostrato indulgenza nei confronti di cani che avessero già ottenuto, in prove, i richiesti certificati.

Il controllo della presenza di difetti da squalifica nei cani iscritti a prove comporterebbe non poche difficoltà, anche tecniche. D'altra parte, le prove sono poste in essere allo scopo precipuo di indicare potenziali riproduttori e non sembra davvero risponda ad esigenze tecniche indicare alla riproduzione un animale con difetti da squalifica, anche considerato quel che questa comporta la "ingiudicabilità" dell'animale che ne è affetto come appartenente alla razza cui pretende di appartenere.

Per quanto precede, il Pointer Club d'Italia ha proposto all'Enci di deliberare la ammissibilità alle prove dei soli cani che, avendo ottenuto una qualifica in ring, fossero esenti da difetti da squalifica. Tale proposta non è stata accolta dall'Enci.

 

Che cos'è uno Standard

Quando ci si trova in presenza di una popolazione canina sufficientemente omogenea, composta cioè da soggetti contraddistinti da comuni caratteristiche esteriori e funzionali ereditarie, o almeno presumibilmente tali, se ne redige lo standard.
Si procede, cioè, alla descrizione dei caratteri etnici distintivi così come rilevate nei migliori individui di quella certa popolazione, al fine di fornire ad allevatori, utilizzatori, e giudici un parametro cui riferirsi ed uniformarsi.

(F. Zurlini, op. cit., pag. 31). 

La "Testa di vecchia"

Nel cavallo teste scarne e scolpite, con fontanelle profondamente incavate, determinano quella che viene detta "testa di vecchia".
Soprattutto nelle razze di sangue (arabo, purosangue inglese, anglo-arabo, sardo, trottatore da corsa), presentano teste di tal fatta animali figli di cavalle anziane.
Anche nel pointer la "testa di vecchia" si manifesta più frequentemente in figli di fattrici avanti negli anni e, in ogni caso, si acuisce con il raggiungimento dell'età avanzata, allorché tutto il tessuto muscolare sottocutaneo perde di consistenza.

Il "Cesello"
La regione sottorbitale è costituita da una "mezzaluna" che ha per base anatomica le ossa lacrimali, la porzione superiore dei mascellari superiori e la parte antero-superiore degli zigomatici.
Il "cesello" mette in evidenza le scabrosità dei lacrimali, i rilievi dei molari (in particolare, del ferino) e la depressione in corrispondenza del foro sottorbitario.
L’"Enognatismo"
Si ha enognatismo allorché la mascella risulta prominente sulla mandibola, per effetto di una minor lunghezza di quest’ultima.
Si tratta di difetto grave, sempre comportante squalifica, anche se si presenta di lieve entità, perché conseguente a degenerazione. Ovviamente, non andrà confuso con enognatismo la malposizione degli incisivi superiori o inferiori, per effetto della quale la faccia interna dei primi non abbia a combaciare con quella esterna dei secondi.
Il "Prognatismo"
Il sostantivo prognatismo deriva dal vocabolo greco "gnatos" che significa mento-mandibola con in più l'anteposizione del prefisso latino "pro" che vuol dire "avanti".
Consiste, cioè, nella prominenza della mandibola rispetto alla mascella, che comporta, come conseguenza, l'anteposizione dei denti frontali inferiori, rispetto ai superiori.
Il Solaro identifica, tra le cause del prognatismo, quella dell'accoppiamento di soggetti tra di loro disimmetrici facciali.
Nel pointer, cane ad assi cranio-facciali longitudinali superiori convergenti, il prognatismo - difetto che non implica alcun fallo degenerativo - non riveste particolare gravità e comporta la squalifica soltanto se "deturpante".
Da rilevare che non sussiste prognatismo ogni volta che gli incisivi inferiori abbiano comunque a trovarsi in avanti rispetto a quelli superiori: può infatti trattarsi di semplice malposizione dentaria, sussistente anche allorquando mandibola e mascella si trovino tra di loro in corretto rapporto.
Ciò è tanto vero che, come acutamente osservato da Gramignani, tale malposizione può verificarsi anche unilateralmente, a carico di alcuni soltanto degli incisivi inferiori, per certo in tal caso non provocata dall'allungamento di una sola delle branche mandibolari.
Displasia dell'anca

La groppa riveste altresì rilievo in quanto nella cavità acetabolare posta in corrispondenza della fusione delle tre ossa che costituiscono il coxale, si articola la testa del femore; e tale articolazione, quando imperfetta, determina la temuta "displasia dell'anca", per vero ben meno frequente nel pointer che in altre razze canine.

Manto tricolore
Nonostante i frequenti accoppiamenti di pointer con diverso colore di mantello. raramente si verifica la nascita di un cucciolo a manto tricolore.
Non rara, per contro, la presenza dì sfumature rossastro, più o meno lievi, in cani a mantello bianco-nero o bianco-marrone, particolarmente a carico delle guance o della regione sopracciliare. Va comunque precisato che la presenza di un mantello tricolore, pur non gradita, non comporta squalifica, come da taluno ritenuto, e non denuncia necessariamente immissione di sangue spurio.